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giovedì 25 ottobre 2012

Sicilia, le donne del cambiamento

Quindici donne possono contribuire e lavorare per dare una speranza ad una terra sfruttata e calpestata per lunghi anni. Sono le donne elette all’Assemblea Regionale Siciliana lo scorso 21 ottobre.
Nonostante il neopresidente Rosario Crocetta abbia palesato la necessità e l’urgenza di una legge sulla pari rappresentanza politica di genere (in effetti, la percentuale delle quote rose in Sicilia si attesta attualmente intorno al 16 per cento sul totale di 90 deputati), quanto accaduto acquisisce una rilevanza particolare nella storia della regione sicula: dal lontano 1947 ad oggi le presenze femminili sono state in tutto 17 e la scorsa legislatura ne ha contate solo tre.
Dunque, in Sicilia gli elementi di rinnovamento si affacciano sul nascente corso politico e lasciano pensare che si possa instaurare non solo un clima di fiducia nelle istituzioni, ma anche un ribaltamento della figura femminile che potrebbe rivestire un ruolo cardine. A riconoscere la forza di queste 15 donne sono stati proprio i cittadini, un dato che non va assolutamente trascurato. Tutto ciò è indice che il vento può soffiare in un’altra direzione.

lunedì 22 ottobre 2012

In attesa del mio treno


Un'altra settimana di attesa, snervante attesa, come se non bastassero le pregresse ore turbolenti. Pensavo mi interessasse relativamente quest'opportunità ed invece scopro che non è così. 
Sono incollata da due ore al monitor del computer a cercare valide alternative per scappare da qui. Basta. Purtroppo sto entrando nella cerchia, o già ci sono sono, di "quelli che l'Italia non ha futuro". 
Negli ultimi tempi non ho considerato mai l'ipotesi di trasferirmi definitivamente all'estero. Non credo di essere pronta a fare un salto del genere... Anche se scopriamo di essere pronti solo mentre facciamo quel qualcosa per cui pensavamo di non esserlo.
All'estero non avrei dovuto aspettare più di un mese per leggere una graduatoria, avrebbero rispettato la scadenza data. Luogo comune o verità?




Tu trascorri la tua vita aspettando un momento che non arriverà mai, non perdere il tuo tempo ad aspettare.
Bruce Springsteen


mercoledì 17 ottobre 2012

Ti sogno capitale

In tanti dicono che da quelle parti si vive male. Scrivono e si lamentano della metro, dei bus, del traffico, dell'aria che respirano. E non hanno torto. Lo riporta anche lo stampa, lo si urla in televisione.
Io, invece, sto qui, da questo paesello di provincia (che si vanta di essere una città) guardo e penso a cosa ci potrebbe essere ad aspettarmi. Da qui evado con la mia fantasia, e sogno, spero. Immagino così tanto che quasi mi sembra di essere già lì, a scoprirti frenetica di giorno ed incantevole di notte. Ad essere anche io un puntino tra i milioni di puntini che ti abitano e che frettolosamente si aggirano per i tuoi borghi. Tutti in cerca di qualcosa, tutti a rincorrere il tempo, i minuti, gli attimi. Tutti a volerne sempre di più.
Tra cinque giorni saprò se le nostre strade s'incroceranno e se ci sarà un nuovo (ed ennesimo) inizio. Che poi gli inizi sono (anzi, dovrebbero essere) gli stimoli che diamo a noi stessi tutti i giorni, senza attendere per forza un cambiamento. Senza volere che muti qualcosa. Cambiare tutto perché nulli cambi. 
Il conto alla rovescia è partito, il 22 è finalmente alle porte. E con lui le risposte alle tante, troppe domande su quello che ci piace chiamare destino. 
Ecco... Ci sarai Roma nel mio destino?

Piazza del Popolo dalla terrazza del Pincio, una foto scattata da me otto mesi dopo il post.


martedì 16 ottobre 2012

Non adesso

Questo tempo che sa di cose lasciate e mai ritrovate. Incompiute nella loro essenza e vuote nel loro divenire. Queste ore in attesa di una tempesta gelida e incontrastabile. Un abbozzo di pioggia autunnale che tenta di riempire i minuti che cadono sospesi nel finire di una giornata.
Ventiquattro ore possono essere tante ed interminabili. Come i giorni a venire che busseranno alle porte dell'anima. Se fossero coriandoli sarebbe bello vederli volare e cadere verso il basso, fino a coprire le ansie e seppellire i timori. Fino a rivestire di colori la terra su cui camminare, ridere, correre, sperare, danzare.
Se fossero le note di una canzone sarebbero una melodia che scava nel profondo per tirar fuori quello che c'è da tirare via.
Se fossero strada mi porterebbero dove saprei di voler essere.
Ogni cosa al suo posto, ogni cosa a suo tempo.


mercoledì 10 ottobre 2012

Quando cade la pioggia



Quando arriva la pioggia non puoi farci nulla. Puoi aspettare tra le mura di casa e guardarla scendere dai vetri di una finestra. O puoi decidere di scendere in strada e bagnarti.
Puoi scegliere sempre nella vita. Andare, restare. Tacere, parlare. Guardare avanti, voltarti indietro.
Quella sensazione della pioggia che ti gronda di dosso non la provo da un pò di tempo. A volte penso basterebbe avere un minimo di coraggio e chiudere a chiave le paure in una stanza. E poi nascondere quella chiave in un posto così remoto da non riuscire a trovarla più. 
Anzi, gettarla sarebbe una soluzione migliore.

giovedì 4 ottobre 2012

Parole in corsa


Che ore sono? Non voglio saperlo. 
Le ore in cui si aspetta non hanno la durata del tempo quotidiano. La loro misura non è quella di un pendolo che oscilla regolare, ma quella di un cuore che batte, a spasmi e inciampi.
Il tempo dell'attesa ti circonda, ti avvolge interminabile. E' come navigare in un mare di cui non si vede la fine.

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