Le immagini più toccanti raccontano le storie dei bambini di Taranto. Un cartello recita che la città
salentina è “l’unico posto al mondo in cui i più piccoli hanno il divieto di
giocare”.
E sono proprio loro, i bambini, anche se assenti, i protagonisti indiscussi della manifestazione contro l'Ilva di Taranto a cui, stamattina, ha partecipato la delegazione del Coordinamento Valle del Sacco, riunitasi davanti a Palazzo Montecitorio. Arrabbiati e preoccupati per la loro salute, i cittadini di Taranto temono ancora di più per quella dei loro figli. Denunciano che il tasso di mortalità infantile continua ad aumentare e si scagliano contro “la noncuranza e l’indifferenza della classe politica” nella questione della chiusura dell’Ilva. “I politici non considerano il diritto alla salute come primario per ogni essere umano. Sono degli assassini! Noi vogliamo vivere”.
E sono proprio loro, i bambini, anche se assenti, i protagonisti indiscussi della manifestazione contro l'Ilva di Taranto a cui, stamattina, ha partecipato la delegazione del Coordinamento Valle del Sacco, riunitasi davanti a Palazzo Montecitorio. Arrabbiati e preoccupati per la loro salute, i cittadini di Taranto temono ancora di più per quella dei loro figli. Denunciano che il tasso di mortalità infantile continua ad aumentare e si scagliano contro “la noncuranza e l’indifferenza della classe politica” nella questione della chiusura dell’Ilva. “I politici non considerano il diritto alla salute come primario per ogni essere umano. Sono degli assassini! Noi vogliamo vivere”.
In giornata è attesa la
decisione della Corte Costituzionale sulla
legittimità del decreto “salva-Ilva”. “Lo Stato ci vuole
morti?”. In Piazza Montecitorio c'è qualcuno che se lo chiede. In attesa di una risposta.
Le foto della manifestazione di stamattina (scattate da me).
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