«Apre la porta di casa, si toglie le
scarpe nell'ingresso, appende la borsa all'attaccapanni, sorride a una vecchia
foto di sua madre bambina aggrappata a un salvagente in mezzo al mare, va in
cucina scalza cercando il freddo del pavimento, prende una bottiglia d'acqua
dal frigorifero, beve a canna, controlla le chiamate arrivate sul fisso,
rimette la bottiglia in frigorifero, accende la tv e la spegne, va in bagno, fa
scorrere l'acqua della doccia, si spoglia, si infila i capelli in una cuffia di
plastica e non sa che l'uomo di cui vorrebbe innamorarsi è entrato nel bistrot
pochi minuti dopo che lei è andata via e resterà lì per più di un'ora ad
aspettarla, perché è lì, per ragioni che non conoscono, che tutti e due hanno
deciso che s'incontreranno, e Nicola, che torna al bistrot per la prima volta
dopo tanto tempo, ha il cuore pieno d'attesa ed è convinto, senza che nulla lo
autorizzi a pensarlo, che la riconoscerebbe al primo sguardo, Irene, se
soltanto la vedesse».
Diego De Silvia, Mancarsi
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